21 frammenti per Sol LeWitt, per sax soprano
Ispirato all’opera “Lines to the center of the page” di Sol LeWitt
Durata: 3 – 5 minuti
Prima esecuzione: Camec, Centro di Arte Moderna e Contemporanea, 20 aprile 2016
Thomas Luti, sax soprano
21 frammenti per 21 linee. Le linee che LeWitt traccia sulla pagina, dal centro alla periferia del foglio (o viceversa, come sembrerebbe suggerire il titolo dell’opera, ma poco importa). Linee che io posso leggere in senso orario o antiorario, iniziando da quella che preferisco, scegliendone solo alcune o andando avanti, anche, all’infinito. Perché non c’è un inizio né una fine.
E così farà l’esecutore, sceglierà quanti e quali frammenti utilizzare, stabilirà un ordine e li suonerà di seguito, per intero o in frammenti più piccoli, ripetendoli più volte, con la libertà di variarne a piacimento velocità, dinamica e fraseggio.
Un centro di gravità unisce tra loro i frammenti, come nell’opera di LeWitt: è un’idea musicale, semplice, embrionale, un singolo suono generatore. L’esecutore potrebbe decidere di non farla ascoltare chiaramente, non ha importanza, di questa idea si nutrono i frammenti, in maniera più o meno evidente, più o meno riconoscibile.
E nella presenza latente di tale idea, che cambia abito ad ogni frammento, ad ogni ripetizione, ad ogni variazione, sta il senso della composizione.
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